a me gli occhi

a me gli occhi
Miw - la gatta

sabato 15 giugno 2013

Ai miei tempi........

Quante volte ci è capitato di dire questa frase! ed è normale soprattutto per chi gli .....anta li ha passati da un bel pezzo. La tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi 40 anni e per chi come me è nata subito dopo la guerra ed è stata bambina a cavallo degli anni '50, molte cose sono cambiate: ad esempio i giocattoli.
Ho un ricordo vivo della prima bambola di celluloide che mi fu regalata da Letizia, un'amica carissima di mia nonna Clelia. Lei viveva mi sembra in Austria e mi mandò una bellissima bambola di celluloide che aveva nome Margot, poi a natale arrivò Milady, regalo dei miei genitori e mia mamma le vestì tutte e due da ballerina, cucendo i loro vestitini a mano, la sera, quando io andavo a dormire.
Non potevano certo mancare tra i giochi di una bambina, i pentolini, tutti di alluminio e io ci cucinavo dentro dei piatti sontuosi a base di terra, ortiche, fili d'erba, sassolini e quanto riuscivo a raccogliere nel cortile fuori casa.

Tra i miei giochi ricordo che arrivò anche un Teatrino di marionette, pressapoco come questo. Io e i miei compagni di giochi, tutti più o meno della mia età, inventavamo storie e facevamo degli spettacolini muovendo i burattini dall'alto attraverso i loro fili. I nostri giochi ci spingevano ad essere creativi, ad inventare, oppure a imparare, come la lavagna con i gessetti e il pallottoliere! Poi tra i giochi che si potevano fare all'aria aperta noi giocavamo a nascondino, con la corda per saltare e a "campana".
Vogliamo poi parlare dei banchi di scuola? Alti con la pedana in legno con la panca legata al desco e se non arrivavi a poggiare la schiena perché eri troppo corta dovevi restare seduta sulla punta del sedile ciondolando le gambette corte e sperando di non cadere rovinosamente a terra. Sul desco in alto a destra c'era un buco, che la bidella provvedeva a riempire di  inchiostro  nel quale intingevamo la nostra penna. Già la penna: una cannuccia con pennino che variava a seconda dell'uso e non scordiamoci la carta assorbente, oggetto indispensabile per evitare di macchiare il quaderno e prendere un brutto voto. E la Scuola? niente riscaldamento, a parte una stufa in ferro che veniva caricata a carbone ed era situata in fondo la stanza. Mi ricordo che spesso sono arrivata a scuola con la boule dell'acqua calda e lo scialletto di lana sopra il grembiulino nero.
I quaderni non avevano la spirale, ma i fogli uniti al centro con una graffetta e le copertine non  erano certo belle e colorate come oggi, ma prevalentemente nere.

                                                                                                             
Merenda! già la merenda, non torte, merendine o panini imbottiti, ma belle fette di pane con un velo di burro e spolverate di zucchero, oppure i Fruttini della Zuegg , parallelepipedi di cotogna con un bel pezzo di pane!

Già! Erano proprio altri tempi!