a me gli occhi

a me gli occhi
Miw - la gatta

domenica 22 luglio 2012

C'è qualcuno nel giardino!!!!!!!

Era l'autunno del 1982 e noi al tempo vivevamo a Codroipo, in Friuli. Abitavamo in una villetta circondata da un bel giardino, che confinava con la strada, la via Latisana. Spesso, per non dire quasi sempre, ero sola con i miei figli Chiara, che al tempo aveva un annetto, e Francesco che ne aveva 5 e mezzo, perché il marito era in giro per l'Italia per lavoro. Erano quasi le undici di sera e il mio cane Help, che era chiuso nel garage sottostante l'appartamento (garage grande quanto l'appartamento stesso) continuava ad abbaiare. Non era da lui. Allarmata faccio il giro di tutte le finestre per vedere se qualche male intenzionato è entrato nel giardino, ma no, non c'è nessuno! Eppure Help continua ad abbaiare...... Apro con molta circospezione la porta di casa che da su un balcone che gira tutto intorno e che finisce in una piccola scala di pochi gradini che scende al giardino e mi metto in ascolto. Ordino al cane di tacere (e pare strano, ma mi ubbidisce) e tendo l'orecchio.......scriiiiiiicck.....scrooooock.......sembra che qualcuno passeggi sulle foglie secche, ma non c'è anima viva, e i fantasmi mica fanno rumore quando camminano!! mi avvicino all'aiuola e scavo tra le foglie. Sorpresa! Un piccolo riccio stava lì cercando di farsi una tana per l'inverno alle porte. Con grande cautela, dicendogli parole tranquillizzanti, metto una mano sotto di lui e con l'altra gli accarezzo gli aculei. Poi lentamente, per non farlo spaventare, lo sollevo e lo porto in fondo al giardino dove avevamo accumulato i rami delle potature degli alberi e lo depongo lì vicino. Quasi avesse capito, il riccio mi guarda e poi con calma si dirige sotto quella caverna di rami e foglie e....scompare.
Passano i mesi, il freddo inverno friulano ormai è un ricordo e la primavera con i suoi profumi e colori ha già rivestito a nuovo il giardino. Data la bella giornata con i bambini e il cane siamo tutti fuori a giocare sul prato quando all'improvviso vedo Help che si blocca e annusa qualcosa per terra......vado a vedere e.......guarda guarda chi si rivede! Il riccio! Sembra incredibile, ma si è fatto prendere in mano senza richiudersi e si è lasciato coccolare! Forse si ricordava di me? Non lo so, ma mi piace illudermi di essere riuscita a comunicare anche con lui.

domenica 15 luglio 2012

11 febbraio 1963

Era una bella giornata serena e fredda milanese. Al tempo l'11 febbraio era vacanza a scuola e io e mia cugina, dato che era carnevale, avevamo deciso di organizzare una festicciola nel pomeriggio a casa mia per gli amici e compagni di scuola. Già dalle prime ore del mattino con l'aiuto di mia madre avevamo cominciato a preparare chiacchiere e frittelle e aspettavo che il compagno di banco di mia cugina Clelia (poi diventato suo marito) mi passasse a prendere con il suo Maggiolone per andare al supermercato a comprare le ultime cose, panini, pan carrè, il necessario per gli stuzzichini e le bibite. Unica concessione all'alcool, qualche birra piccola, ma non molte perchè allora noi ragazzi preferivamo aranciate e coca-cola. 
Alle 10,30 circa suona il campanello e io scendo con la lista delle cose da acquistare. Andiamo al super, prendiamo tutto, carichiamo in macchina e ci avviamo verso casa mia. Eravamo arrivati all'incrocio di viale Gran Sasso e via Donatello e ci eravamo pressocchè fermati un po' oltre lo stop, perchè all'epoca sulla sinistra dell'incrocio stavano facendo grossi lavori di edilizia. Avevano abbattuto la fabbrica della Berkel (sì quella delle bilance di precisione) e stavano costruendo un residence al suo posto. Il largo marciapiede era quasi del tutto occupato da staccionate di legno e così non si riusciva a vedere niente del traffico che arrivava dalla sinistra su Viale Gran Sasso. Come dicevo eravamo fermi all'incrocio col muso della macchina che sporgeva oltre lo stop. Erano le 11.55 e un camion che viaggiava non certo a velocità ridotta (e con il guidatore che stava discutendo con il suo vicino, invece di prestare attenzione alla strada) ci prese in pieno nella parte anteriore sinistra della macchina, proprio sul serbatoio. Dopo un paio di giri su se stessa, l'espulsione del guidatore dalla portiera aperta e dopo che nell'urto io avevo sfondato con la testa il parabrezza, la macchina prese fuoco. Fortunatamente una persona si accorse che nell'auto c'era qualcuno e sfidando le fiamme e ustionandosi le mani riuscì ad aprire la portiera e tirarmi fuori. In quel frangente riportai svariate brutte ustioni di terzo grado (poi risolte con trapianti di pelle), ma riportai la pellaccia a casa. Ricoverata al Fatebenefratelli dopo tre ore e passa di "coma" riemersi nella realtà. Sentivo voci sommesse che accanto a me mi chiamavano e riconoscendo quella di mia madre chiesi: "dove sono?" e lei " sei all'ospedale, hai avuto un incidente" e io" mamma avvisa gli invitati alla festa che per oggi non si farà, non vorrei che pensassero che gli faccio un bidone" e serenamente ripiombai nell'incoscienza.

sabato 7 luglio 2012

...e anche quest'anno è arrivato......


ed è passato. Puntuale come la guardia di finanza, si è presentato alle primissime ore del mattino di mercoledì   4 luglio, con il suo carico. Beh, il carico o meglio il "carichino" me lo lascia a rate, ogni anno un pochino, che forse spera che io non me ne accorga che aumenta il peso, ma io non sono fessa, me ne accorgo, ma faccio finta di niente, anzi, ci scherzo sopra, e quest'anno che di questi "carichini" me ne ha lasciati 66 mi sono auto regalata una torta gelato tutta decorata (su mio specifico ordine), dal mio pasticcere preferito, per dire a chi non l'avesse ancora capito, che io sono una "diavola" di donna, malgrado gli acciacchi, malgrado tutto, sono una "diavolessa" che non si lascia fregare dal  caro signor Compleanno!