a me gli occhi

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Miw - la gatta

giovedì 4 giugno 2015

Un viaggio tra carta, incisione, inchiostro e stampa

Studio Battaglia di Enrico Versari






Non è molto facile fare regali di compleanno originali, regali che siano al di là delle solite cose. Ieri e oggi mi è stato regalato un sogno.

 Ho sempre amato i libri e tutto ciò che li circonda e ho sempre amato il disegno e la riproduzione di esso con le varie tecniche. Ma mai che potessi anche solo immaginare di riuscire a fare un'acquaforte, e poi a stamparla e rilegarla in un mini libriccino il tutto in due giorni. Ma andiamo con ordine.



Qualche giorno fa mio figlio mi telefona e mi dice ....".e se per il tuo compleanno ti regalassi un workshop di Kerning?" ...."Cosa? dove? quando?.......sono andata di corsa a informarmi e la risposta è stata senza esitazione un SI GRAZIE!!!!!!



Ieri mattina alle 9,30 mi sono presentata allo Studio Battaglia dove avrei imparato come si fa un'acquaforte. Eravamo in sei, tutti gli altri affermati e bravissimi designer, io, la pecora nera.



Primo passo pensare ad un disegno, a due frasi e a un titolo che sarebbero stati stampati successivamente presso La Vecchia Stamperia, Non avevo avuto molto tempo per pensare nei giorni precedenti per cui mi sono detta......fai un disegno semplice lineare che non comporti troppe difficoltà e così ho pensato a tutti i gufi fermaporta che avevo cucito questo inverno e ho fatto lo schizzo di un gufetto.

 Chiacchierando con gli artisti dello Studio abbiamo deciso che il gufo richiama la saggezza e io ho pensato al tempo che passa .....un pensiero tira l'altro e mi è venuta la prima, la seconda frase e il titolo.


 Ci hanno spiegato tutta la tecnica e la storia che precede questo tipo di stampa e poi ci hanno dato una lastrina di rame che è stato opportunamente cerato e affumicato con un semplice fornelletto a petrolio.

Abbiamo riportato il disegno su un foglio da carta da lucido e poi l'abbiamo ricalcato sulla lastrina di rame facendo bene attenzione a non fare errori. Una volta finito con uno strumento appuntito, seguendo le tracce lasciate dal ricalco abbiamo graffiato la superficie annerita fino a far emergere il rame.


La lastrina è stata poi messa a bagno in un acido speciale che avrebbe approfondito la traccia e creato quel solco dove l'inchiostro avrebbe trovato il suo posto prima della stampa.


Fatto ciò, abbiamo provveduto a pulire il nero fumo rimasto e abbiamo steso un inchiostro in pasta facendolo entrare bene nei solchi del disegno, poi abbiamo riportato a lucido la lastra di rame e l'abbiamo posizionata su una pressa ricoprendola con la speciale carta di stoffa arrivata proprio da Fabriano.

 Ognuno di noi ha così stampato i suoi quattro disegni che abbiamo lasciato asciugare fino al giorno dopo.


                                                                                 
Secondo giorno. Ci siamo trasferiti alla Vecchia Stamperia una bottega storica dove si stampa con i vecchi metodi e su vecchi macchinari.

Si entra in un mondo fatto di odore di inchiostro, lettere di piombo di tantissimi tipi e fogge, di rulli, di macchine da stampa che forse qualcuno pensa non esistano più.

Qui stampare una pagina, una litografia un libro o una locandina è pura arte.
 Abbiamo visto come si costruisce una riga di stampa cercando negli appositi contenitori le lettere per comporre le parole, abbiamo imparato l'utilità e la necessità degli spazi fra le parole e fra le righe.

Ci siamo divertiti a comporre anche una pagina di tre righe e poi a stamparla.
 Abbiamo stampato le pagine del nostro libretto d'autore e abbiamo fatto con una pressa la piegatura della copertina.


Abbiamo piegato a fisarmonica il nostro "libro" e l'abbiamo unito alla copertina. E finalmente abbiamo visto completato questo piccolo "capolavoro" di acquaforte e stampa.

E' stata una bella avventura che mi ha fatto capire quanto valga un buon libro stampato bene, non solo nel suo contenuto da leggere ma anche nel suo insieme di grande capacità artigiana di un vero tipografo.

  GRAZIE DAMIANO !