1) Danze Tirolesi
Le danze tirolesi come la Schuhplattler provengono dal Trentino Alto Adige, in particolare dalle province di Bressanone, Trento e Bolzano. I ballerini indossano abiti molto particolari e si esibiscono durante banchetti popolari, dove vengono serviti dolci e vini locali.
2) Furlana
La Furlana era anticamente ballato dai nobili e dai popolani veneziani, in coppia o in gruppo.
3) Manfrina o Monferrina.
Esistono molte varianti di questa danza piemontese, che prevede una parte in “polca a saltini” e più parti di “balletto” in coppia o in cerchio.
4) Balli staccati
I balli staccati romagnoli, come le danze delle valli del santerno e sillaro, sono accompagnati da stumenti come un organetto a tre file “bolognese”, chitarra o violoncello. Il movimento principale è il saltello, fatto in coppia o in gruppo.
5) Saltarello/a
Il Saltarello è ballato principalmente in Lazio, Molise, Umbria e Marche da molte coppie posizionate in cerchio. E’ una danza di corteggiamento di origine nobile, in cui gli amanti si muovono a turno e si sfiorano ad un ritmo incalzante.
6) Trescone
Inizialmente una danza maschile, il trescone toscano divenne poi anche femminile. Il nome richiama la parola “tresca” o il significato di “battere”, che richiama il rumore dei piedi che battono dei ballerini.
7) Tarantella
Il nome “tarantella” deriva da “taranta”, un ragno velenoso che con il suo morso provoca dolore, convulsioni e sofferenza psichica o fisica. Ebbe origine nel Regno delle Due Sicilie e ne esistono più varianti, come quella sorrentina, calabrese, napoletana o siciliana. Si credeva che la musica ritmata riuscisse a curare il dolore del morso e a velocizzarne la guarigione ed è ballato a molte feste popolari.
8) Tammurriata
Tipica della Campania, ma tammurriata richiama il nome dei tamburi usati per accompagnare, le “tammorre”. E’ un ballo cantato e i ballerini utilizzano delle nacchere particolari chiamate “castagnette”.
9)Pizzica
La pizzica pugliese è una variante della tarantella e ne esistono più tipi: la pizzica d’acqua si caratterizza da un ritmo molto veloce, necessario per curare le donne morse dal ragno; la pizzica-pizzica si distingue per l’uso di un fazzoletto, simbolo della sensualità femminile; la pizzica-scherma mima invece un combattimento con coltelli.
10)Balli Sardi
In Sardegna, i balli popolari hanno origini antiche che risalgono all’epoca preistorica e che richiamano il concetto di una comunità solidale ed unita. I ballerini si tengono per mano in cerchio intorno ad un falò, muovono molto le gambe e possono seguire un ritmo mono o bi-strutturato.
Le danze tirolesi come la Schuhplattler provengono dal Trentino Alto Adige, in particolare dalle province di Bressanone, Trento e Bolzano. I ballerini indossano abiti molto particolari e si esibiscono durante banchetti popolari, dove vengono serviti dolci e vini locali.
2) Furlana
La Furlana era anticamente ballato dai nobili e dai popolani veneziani, in coppia o in gruppo.
3) Manfrina o Monferrina.
Esistono molte varianti di questa danza piemontese, che prevede una parte in “polca a saltini” e più parti di “balletto” in coppia o in cerchio.
4) Balli staccati
I balli staccati romagnoli, come le danze delle valli del santerno e sillaro, sono accompagnati da stumenti come un organetto a tre file “bolognese”, chitarra o violoncello. Il movimento principale è il saltello, fatto in coppia o in gruppo.
5) Saltarello/a
Il Saltarello è ballato principalmente in Lazio, Molise, Umbria e Marche da molte coppie posizionate in cerchio. E’ una danza di corteggiamento di origine nobile, in cui gli amanti si muovono a turno e si sfiorano ad un ritmo incalzante.
6) Trescone
Inizialmente una danza maschile, il trescone toscano divenne poi anche femminile. Il nome richiama la parola “tresca” o il significato di “battere”, che richiama il rumore dei piedi che battono dei ballerini.
7) Tarantella
Il nome “tarantella” deriva da “taranta”, un ragno velenoso che con il suo morso provoca dolore, convulsioni e sofferenza psichica o fisica. Ebbe origine nel Regno delle Due Sicilie e ne esistono più varianti, come quella sorrentina, calabrese, napoletana o siciliana. Si credeva che la musica ritmata riuscisse a curare il dolore del morso e a velocizzarne la guarigione ed è ballato a molte feste popolari.
8) Tammurriata
Tipica della Campania, ma tammurriata richiama il nome dei tamburi usati per accompagnare, le “tammorre”. E’ un ballo cantato e i ballerini utilizzano delle nacchere particolari chiamate “castagnette”.
9)Pizzica
La pizzica pugliese è una variante della tarantella e ne esistono più tipi: la pizzica d’acqua si caratterizza da un ritmo molto veloce, necessario per curare le donne morse dal ragno; la pizzica-pizzica si distingue per l’uso di un fazzoletto, simbolo della sensualità femminile; la pizzica-scherma mima invece un combattimento con coltelli.
10)Balli Sardi
In Sardegna, i balli popolari hanno origini antiche che risalgono all’epoca preistorica e che richiamano il concetto di una comunità solidale ed unita. I ballerini si tengono per mano in cerchio intorno ad un falò, muovono molto le gambe e possono seguire un ritmo mono o bi-strutturato.
Il pensiero poi ( le mie sinapsi viaggiano per conto loro) è arrivato alla cucina: quanti si saranno chiesti se la Wiener Schnitzel (cotoletta Viennese) sia stata "inventata prima" della Cotoletta Milanese o viceversa. Lo storico Romano Bracalini ha decisamente messo fine alla contesa delle origini della Cotoletta citando un documento del 1148 dove si descriveva un menù che alla terza portata offriva "lombos cum panitio" ovvero la fettina impanata.
Se poi amate viaggiare e avete avuto l'occasione di andare in Spagna, vi sarete resi conto che potrete trovare molti tipi di dolci o piatti che trovate anche nel nostro sud.
Già è difficile trovare le origini perchè il nostro Paese avendo subito invasioni e governi da parte di molte altre popolazioni ha fatto suoi piatti, dolci, e anche parole che si ritrovano nei vari dialetti.
Chissà se facendo un esame del DNA di ciascuno di noi avremmo la conferma di quello che noi pensiamo siano le nostri origini o scopriremmo di avere sangue arabo, normanno, greco o longobardo nelle nostre vene.
Una cosa è sicura: le nostre origini sono laggiù in centro Africa dove i primi ominidi hanno dato vita ad una comunità che poi si è suddivisa e, con sprezzo del pericolo, si è avventurata alla conquista del mondo, diversificandosi fino ad oggi.