a me gli occhi

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Miw - la gatta

lunedì 22 maggio 2023

I Burdèll d'la Paciuga (i Ragazzi del fango)

 Li hanno definiti scansafatiche, bamboccioni, pigri, senza voglia di far niente...

A Faenza e in tutta la Bassa Romagna in questi giorni di acqua, fango, masserizie gonfie e mobili rotti questi ragazzi hanno dimostrato di non essere proprio dei bamboccioni scansafatiche senza volontà di fare. 

Loro hanno lasciato a casa il divano, il cellulare e si sono armati di pale, di secchi, di ogni cosa servisse allo scopo per aiutare chi in quel fango ci ha lasciato tutta la sua vita di ricordi e sacrifici.

Sono venuti armati di sorrisi e tanta volontà e con la loro allegria hanno fatto diventare quel fango puzzolente e appiccicoso un motivo di vita da ricominciare.

I miei figli e i loro amici da 5 giorni stanno spalando fango e svuotando tutta la mia casa da tutto ciò che non è più salvabile. Si sono trovati affiancati da ragazzi provenienti da altre regioni armati di pale e sorrisi pronti ad aiutarli. Chissà se in futuro si potranno reincontrare e davanti ad un bicchiere di birra fresca ricordare quel "paciugo" di fango, acqua e altro.

Sicuramente i loro visi rimarranno scolpiti nel cuore di chi li ha incontrati. Negli anni '60 c'erano gli ANGELI DEL FANGO, nel 2023 in Romagna sono nati I BURDEL D'LA PACIUGA.


                                  Willi da Desenzano sul Garda e mia figlia Chiara.



                                                                Figli e amici

venerdì 19 maggio 2023

OGGI...PIANGERO' DOMANI

 Sono giorni tristi. La città in cui vivo, Faenza e con lei tutta la bassa Romagna sta combattendo contro una catastrofe che si è ripetuta a pochi giorni di distanza da una di proporzioni minori. Già con la prima alluvione del 2/3 maggio una porzione di Faenza era stata seppellita da acqua e fango, che arrivavano dalla confluenza del Fiume Marzeno con il fiume Lamone che attraversa la città: in quella data mi ero sentita molto fortunata perché l'acqua era arrivata a 100 metri da casa mia. Ho visto spalare acqua e fango da cantine e garage, materiali vari ammonticchiati sulla via pronti per essere portati via dai camion della Nettezza Urbana. Ho visto gente infangata fino ai capelli spalare con energia e sorridere trattenendo le lacrime per non lasciarsi andare alla disperazione. Oggi dopo la seconda e più pesante ondata di acqua che si è abbattuta sulla città, la situazione è ancora più brutta. Anche casa mia è stata quasi seppellita dall'ondata di acqua e fango che si è riversata nella via che è diventata un fiume profondo quasi 3 metri e mezzo. Ho perso cantine, garage, piano giorno. Si sono salvate solo le camere da letto. Ma anche in questo frangente posso dire di essere stata fortunata, perché due giorni prima della seconda alluvione, io e mio marito eravamo venuti in Sicilia per sbrigare alcuni problemi relativi alla nostra seconda casa. Manco a farlo apposta anche in questo caso si trattava di acqua, quella relativa alle bollette dell'acquedotto. L'acqua "buona" mi ha salvato dall'acqua "cattiva".

Mia figlia sta spalando la melma a casa mia e io mi preoccupo per lei. Della casa e di tutto il suo contenuto andato in malora nel fango non mi interessa nulla. E' vero, sono decenni di sacrifici, di ricordi di famiglia che mi hanno seguito nei miei errabondi traslochi da una parte all'altra dell'Italia, ma infine sono SOLO OGGETTI. E come dico sempre le cose si comprano, si rompono, si sostituiscono e se non ci si riesce se ne fa a meno. La cosa importante è che tutta la mia famiglia, i miei vicini di casa stiano bene. Dovremo tutti (io solo quando riuscirò a tornare a Faenza) pulire, raccogliere i cocci, ma sono sicura che riusciremo anche farci qualche risata, perché l'ironia dei Romagnoli è una "mano santa". 

Coraggio Romagna!