Mi ricordo ancora quando nel 1957 - ero una bambina poco più che decenne - iniziò Carosello. Allora la pubblicità non era assillante come oggi, non interrompeva le trasmissioni, era limitata a quei dieci minuti serali dalle 20,50 alle 21,00. Ogni prodotto che veniva pubblicizzato aveva pochissimi minuti durante i quali all'interno di uno sketch, spesso molto divertente, veniva reclamizzato il prodotto in questione. Fior di registi e attori hanno lavorato per Carosello e nessuno di loro si è sentito sminuito nella sua arte nel fare la pubblicità, anzi, riusciva ad ottenere una visibilità e un consenso molto larghi tra gente che magari non poteva andare a teatro per vederli recitare.
Vent'anni di programmazione, interrotta solo per eventi drammatici come l'agonia e la morte di Papa Giovanni XXIII o la strage di Piazza Fontana o l'assassinio dei fratelli Kennedy. C'era rispetto allora per gli eventi che colpivano la società, la pubblicità non veniva trasmessa. Oggi invece la pubblicità comanda e non la si può cancellare nemmeno per eventi tragici.
Il 1° gennaio del 1977 Carosello, come tutte le cose belle, finì e molti italiani, se non tutti, si sentirono defraudati di qualcosa. I bambini sapevano che dopo Carosello si andava a nanna e non c'erano capricci che tenessero per stare alzati un po' di più. Jo condor, Calimero, la dolce Susanna, il Caballero furono i protagonisti di divertenti cartoni animati che riscuotevano successo fra grandi e piccini, tanto che ancora oggi frasi del tipo "ma che ho scritto in fronte? Jo Condor?" o " solo perché sono piccolo e nero" vengono dette in tante occasioni e sono passati quasi 40 anni!
Da qualche mese hanno riproposto Carosello. Un carosello senza dubbio più moderno, ma, secondo me, orfano di quella garbata ironia e di quell'arte che caratterizzarono il primo. E sicuramente senza la magia del....dopo Carosello tutti a nanna.....
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