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Miw - la gatta

giovedì 1 gennaio 2015

C'era una volta il Capodanno









Noi tutti, che festeggiamo il Capodanno allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, pensiamo che questa sia la data che sempre ha scandito il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno: ma non è così. Gli antichi Babilonesi circa 4000 anni fa festeggiavano il Capodanno in corrispondenza della prima luna nuova dopo l'equinozio di primavera, mentre i Celti festeggiavano nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, ovvero Halloween, il passaggio tra la "morte della vegetazione" e la sua rinascita che avveniva poi in primavera. La data del 31 dicembre-1 gennaio è stata adottata nel 46 a.C. da Giulio Cesare (calendario Giuliano) che riprende e modifica il calendario egizio adottando il 1° gennaio invece del 1°marzo. Nel 1582 il Papa Gregorio XIII modifica il calendario Giuliano con l'introduzione dell'anno bisestile ogni 4 anni (Calendario Gregoriano).
Tuttavia per molti popoli la data del Capodanno non è la stessa che conosciamo noi. Ad esempio anticamente in alcune zone della Calabria e della Puglia si festeggiava il 1° settembre seguendo il calendario Bizantino, mentre fino al 1752 in Inghilterra e Irlanda il capodanno si festeggiava il 25 marzo Giorno dell'Incarnazione. In Francia coincideva con la Pasqua, in Spagna fino al 1600 coincideva con il Natale.
Per mettere fine a tutte queste differenze locali nel 1691 il Papa Innocenzo XII decretò che il capodanno dovesse iniziare per tutti il giorno della Circoncisione ossia il 1° gennaio.
Attualmente nel resto del mondo ci sono popoli che hanno tuttora una data di capodanno diversa dalla nostra, come la Cina. Il suo capodanno non ha una data precisa perché viene calcolato nel giorno della seconda luna piena dopo il solstizio d'inverno e quindi è compreso tra il 21 gennaio e il 21 febbraio.
Il capodanno Islamico invece si festeggia nel primo giorno del mese di Muharram (tra la fine di gennaio e i primi di febbraio).
In Iran il capodanno cade in concomitanza dell'equinozio di primavera.
Se poi vogliamo scavalcare l'Oceano Atlantico scopriremo che il capodanno Inca (Festa Mapuche) è il 24 giugno.
Il capodanno Ebraico si festeggia a settembre come quello Etiopico, mentre il Capodanno Indù si festeggia a metà novembre.
Anche le tradizioni e le scaramanzie sono diverse, da noi si mangiano le lenticchie e l'uva per assicurare un anno pieno di soldini, si indossano indumenti intimi rossi per assicurarsi una vita amorosa ....di fuoco.....si gettano dalla finestra cocci e cose vecchie (meno male che questa usanza si va perdendo, che ogni anno i ricoveri in ospedale erano numerosi) per far piazza pulita col passato, ci si bacia sotto il vischio pianta augurante pace e serenità, si fanno scoppiare petardi e fuochi di artificio perché il loro rumore allontani le cose brutte.
Se però siete in Giappone berrete sakè e dovrete ascoltare ben 108 colpi di gong che scandiranno il conteggio alla rovescia.
In Russia non dimenticate di aprire la porta all'anno nuovo, mentre alle Samoa ricordatevi di scopare tutti i pavimenti buttando la polvere raccolta fuori della porta perché lo sporco dell'anno vecchio non impedisca all'anno nuovo di entrare a casa vostra. Inoltre in molti paesi dell'America latina si usa bruciare un fantoccio, come del resto da noi in molte cittadine e paesi si brucia la vecchia per propiziare il raccolto. A Faenza si brucia il Niballo la notte del 5 gennaio per prevedere quale sarà il rione vincitore nel Niballo che verrà. In Romania si fanno gli auguri a tutti gli animali che si incontrano e si benedicono i campi. Insomma ogni Paese ha i suoi usi e scaramanzie.
Personalmente non ho grandi riti, ma mi piace tenere viva la tradizione di mia madre che il primo giorno dell'anno faceva un bucato, puliva per terra e magari stirava qualcosa. Era un modo per assicurarsi la routine quotidiana per tutto l'anno, perché, diceva, se dovrò fare mestieri vorrà dire che sono viva! Per questo stamattina ho fatto due bucati e li ho stesi al sole.

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