certo che matta sono matta: mettersi alla mia età a fare un blog, che quasi quasi non so neppure che vuol dire la parola Blog. Ma io ci provo: sono o non sono veronese? e i veronesi si sa...son tutti matti! Magari sarà la volta buona che metterò nero su bianco i ricordi, le esperienze fatte. Chissà? Incrocio le dita!
giovedì 25 agosto 2016
e la terra trema ancora.
24 agosto ore 3,32 del mattino una forte scossa di Magnitudo 6.0 della scala Richter fa tremare ancora una volta il cuore dell'Italia. Amatrice e paesini dei dintorni praticamente non esistono più. Mentre sto scrivendo il numero dei morti è già oltre i 250 ma ci sono ancora molti dispersi sotto le macerie. Il terrore, il dolore, l'angoscia attanaglia chi ha vissuto in prima persona questo nefando evento, terrore, angoscia e dolore che chi ha un cuore condivide anche solo seguendo le notizie che si accavallano incalzanti.
Come sempre la generosità degli Italiani si è destata dal torpore e aiuti stanno arrivando nelle zone colpite da più parti, ma quello che a me e a molti come me fa male è leggere certi commenti razzisti sui social, commenti che vogliono ancora una volta scatenare la "guerra dei poveri disgraziati" quelli che arrivano dal mare e quelli che hanno perso tutto nei crolli dovuti al terremoto.
Non parliamo poi di quelli che mettono in rete notizie false o manipolate per scopi politici o per mero guadagno personale, ogni click, ogni condivisione qualche centesimo guadagnato.
Ma che società è la nostra? Dove è finita la pietas di cui parlavano i nostri antenati?
Davanti a tutta quella desolazione e dolore come si fa a essere "sciacalli"? e non parlo di quelli che vanno materialmente a scassinare le case inagibili restate vuote, ma di chi fa sciacallaggio virtuale pubblicando delle grandi scemenze come se fossero delle grandi verità.
Il mondo virtuale del web può essere molto utile nel dare informazioni in tempo reale, nell'unire le persone per organizzare aiuti e quant'altro, può essere di vero aiuto se usato con cuore e cervello, ma ultimamente questo stesso mondo virtuale sta prendendo una brutta strada e la disinformazione rischia di diventare più virale della peste.
Ho il cuore stretto.
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