Lo so, lo so Natale è passato da un pezzo, ma poco fa leggendo un intervento su Face-book sul fatto che i gatti amino i dolci, mi è tornato in mente questo episodio molto divertente (almeno per me) di un natale di parecchi anni fa.
Come tutti gli anni, prima di Natale mi metto in cucina e produco in modo pressocchè industriale i dolci tipici calabresi (chjnuille, bucconotti, scalille, ciccioli) che per tradizione di quella terra vengono poi distribuiti ai vicini di casa, ai parenti e agli amici come augurio di buone feste. Calabrese? No, non sono calabrese, sono veneta, ma avendone sposato uno e vivendo lontani dalla sua terra ho cercato di mantenere vive le sue tradizioni, che per altro piacciono anche a me.
Allora vivevamo a Faenza, in viale Baccarini - il viale della stazione- in una casa molto grande di tre piani. Noi stavamo al piano rialzato e sopra di noi vivevano altre due famiglie. La famiglia che stava proprio al piano sopra il nostro, ogni tanto ci faceva arrabbiare per via dei tacchi delle figlie portati anche oltre la mezzanotte con passo pesante o dei pattini a rotelle o il pallone che ci rombavano sulla testa quando arrivavano i nipotini. Malgrado ciò cercavo di mantenere dei buoni rapporti di vicinato e così anche per loro avevo predisposto un bel vassoio pieno di dolci fatti da me.
Tutti i vassoi erano in bella vista sparsi in sala sul tavolo e sul pianoforte (circa una quindicina) pronti per essere confezionati con il cellofan e i classici nastrini rossi. Chiaramente a Miw, la nostra gatta, era proibito entrare in sala anche perché lì dentro avevo tutte le mie belle piante che sembravano una piccola giungla verde dove lei appena poteva ci si infilava dentro con i risultati che ben potete immaginare.
Dicevamo, avevo portato in sala gli ultimi due vassoi e per non scordarmi nessuno avevo scritto dei bigliettini col nome dei destinatari su ogni vassoio. Chiudo la porta della sala, spengo le luci e me ne vado a dormire.
L'indomani mattina vado in cucina per farmi il caffè e mi guardo intorno......ma dov'è Miw? strano che non sia ancora venuta a strusciarsi addosso per darmi il buon giorno e reclamare la colazione. La chiamo, la richiamo, comincio a cercarla in tutta casa, guardo sotto i letti, scendo perfino in garage, ma niente....poi.....un'illuminazione! Apro la porta della sala ed eccola lì, acciambellata sul divano di pelle che mi guarda con una cert'aria offesa, come a dire....beh? perchè mi hai chiusa qui dentro tutta la notte? Mi guardo intorno e pare che tutto sia in ordine.....tutto? beh proprio tutto no! c'è un vassoio, uno solo, dove lo zucchero al velo sui dolci è misteriosamente sparito! Indovinate a chi dovevo dare quel vassoio? proprio ai vicini del piano di sopra! Beh, e adesso? Adesso niente.....nuova spolverata di zucchero al velo e basta. Come disse mia figlia....loro ci rompono i timpani coi tacchi e i pattini a rotelle e noi gli facciamo gli auguri personali di Miw!
Ma LOL!!!!!:-DDDDD
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