a me gli occhi

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Miw - la gatta

giovedì 17 gennaio 2013

Bricolage

Credo di aver sviluppato l'amore per il bricolage sin da piccola. Mi è sempre piaciuto costruire con le mie mani tanto che da bambina, avendo come compagni di giochi dei maschietti, non era difficile vedermi armeggiare con loro con pezzi di legno, chiodi, martello e pialle alla costruzione di improbabili barche da far navigare nella roggia vicino a casa. Poi si sa, io appartengo a quella generazione che a scuola faceva l'ora di lavori femminili e successivamente alle medie l'ora di economia domestica. Così grazie alla mia maestra delle elementari ho imparato a tenere in mago un ago e a ricamare i classici punti per i vari centrini che costituivano i "compiti estivi" da svolgere oltre ai classici temi, problemi e operazioni. Anche l'uncinetto e i ferri da maglia per noi bambine costituivano materia di apprendimento, ma poi, uscita di scuola mi tramutavo in maschiaccio e lasciati da parte aghi, filo e ferri da calza con la stessa facilità prendevo in carico chiodi e martello. Intorno agli otto/nove anni mio padre (che penso abbia sempre desiderato avere un maschio e si dovette accontentare di una femmina) mi chiamò nel suo laboratorio e mi propose di costruire nientepopodimeno che una radio a galena. Con il suo aiuto la feci e funzionava per davvero!

Ecco era pressapoco così!
In estate poi coi miei compagni ci divertivamo un mondo a costruirci gli aquiloni con carta velina colorata, bacchette di balsa e colla fatta con semplice farina e acqua.
Crescendo naturalmente sono stata attratta da molte tecniche nuove come il decoupage o il patchwork senza ago e filo utilizzando pezzetti di stoffa colorata e inserendoli in oggetti di polistirolo in modo da "vestirli" o comporre quadretti.
Ma il lavoro che mi ha dato più soddisfazione è stato quello che ho fatto per "costruirmi" delle porte a vetro in "finto liberty". Avevamo comprato casa, proprio quella dove vivo ora, e avevamo dovuto sostenere un sacco di spese per la ristrutturazione. Dovendo cambiare anche le porte interne m'era venuta la voglia di mettere delle porte a vetro nella zona giorno per dare più luminosità al corridoio solo che i vetri lisci non mi piacevano, erano tristi, a me piaceva il colore, come le vetrate liberty appunto. Che prezzi! non ci si poteva avvicinare. La moglie del geometra che seguiva i lavori, una maestra d'arte, mi disse, ma scusa una come te che sa fare tante cose con le mani, si blocca qui? vieni che ti insegno come si fanno i vetri finto liberty. Con pazienza utilizzando fili di piombo autoadesivi e contagocce piene di vernice per vetri, mi sono fatta le porte. Beh, devo dire che mi sono venute proprio bene!


Ora, in vecchiaia, sono passata a lavori più tranquilli, ho imparato a creare gioielli e a fare pupazzi-presine in panno lenci, faccio ricami a punto croce...ma quando serve faccio ancora il falegname, l'idraulico o l'imbianchino.....finchè la schiena e le mani reggono non sarà facile vedermi seduta davanti al televisore tutto il giorno.


A questo punto vi chiederete......ma cosa te ne fai di tutti questi lavoretti? semplice, li metto in vendita e il ricavato va sempre in beneficenza perché ho sempre qualcuno da aiutare, che sia un bambino, dei cani o gatti randagi i clienti a me non mancano!

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