.... la lingua italiana è in agonia.
Come tanti anche io sono su facebook e sempre più spesso mi capita di leggere nei post e nei commenti frasi con degli errori di sintassi e grammatica che ai miei tempi sarebbero stati sufficienti a bocciare un alunno delle elementari. Congiuntivi scritti al posto dei condizionali, voci del verbo avere scritte senza "h" là dove ci vuole, oppure sostantivi come anno (inteso come unità di tempo) scritto con l'acca, preposizioni di moto che diventano verbi "a diventa ha" e tante altre chicche che mi fanno letteralmente venire il mal di pancia.
Spesso chi scrive si giustifica dicendo che sbaglia per la fretta, ma se una volta scritta la frase si usasse un minimo di tempo per rileggerla forse tanti sbagli non verrebbero fatti.
Non parliamo poi della brutta abitudine di usare la k al posto di ch o di abbreviare le parole togliendo tutte le vocali, facendole così diventare dei suoni gutturali, incomprensibili.
Questo senza dubbio è il risultato di una scuola che non funziona più, di una istruzione che latita, di una mancanza di cultura che negli anni è diventata sempre più vasta.
Certo studiare costa, ma leggere buoni libri costa molto meno. Non è necessario comprare edizioni rilegate in cuoio, ci sono anche le edizioni economiche, ci sono le biblioteche dove i libri te li prestano gratuitamente. Ma leggere, informarsi, cercare di ampliare i propri limiti e apprendere cose nuove costa tempo e fatica, è molto meglio fare altro, tanto la cultura non produce, diceva un tal politico. Invece no, la cultura produce, la cultura, lo studio, la ricerca sono quelle cose che hanno portato l'Italia dal più oscuro Medioevo al Rinascimento, che hanno portato scienziati italiani a fare scoperte e invenzioni eccezionali che hanno prodotto guadagni e migliorie nella vita di tutti.
Nell'ultimo ventennio al posto di buoni programmi televisivi come tutti quegli sceneggiati che negli anni sessanta e settanta portavano nelle case degli italiani belle commedie, buon teatro, bei romanzi sotto forma di spettacolo, gli italiani sono stati addormentati con spettacoli dove al posto della cultura c'era solo l'esposizione di seni e parti intime, di gambe scoperte fino all'ombelico, di battute sconce e frasi ambigue.
Chi ha promosso tutto questo l'ha fatto ben conscio che un popolo ignorante è più malleabile di un popolo colto, perché la cultura ti fa pensare con il tuo cervello e non si accontenta di fare ciò che ti viene detto di fare da chi è più furbo e lungimirante di te. Chi "ignora" e non pensa con la sua testa si fa condizionare da chi urla di più, da chi fa tante belle promesse ben sapendo che non le manterrà mai.
Questa è la nostra classe politica, la maggior parte, per lo meno: illusionisti, comici, cabarettisti che tra una battuta e un'illusione, una parolaccia e un insulto è riuscita a farsi eleggere alle più alte cariche da gente ignorante che ha atrofizzato il cervello guardando il Grande Fratello.
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