Non so perché, ma oggi sto pensando a tutte quelle persone che nell'arco della mia vita hanno fatto cose per me importanti e alle quali voglio dire GRAZIE.
E' ovvio che i primi da ringraziare siano i miei genitori che mi hanno dato la vita e tutti coloro che fanno parte della mia famiglia, ma ritengo sia importante ricordare quelle persone che pur non avendo legami di parentela mi hanno dato qualcosa. Per primo vorrei ricordare quel signore, che sprezzante del pericolo, si gettò fra le fiamme dell'auto e mi tirò fuori prima che io diventassi un bell'arrosto. Sono passati tanti anni da allora, ben 51, e il suo nome non lo ricordo più, ma so che devo a lui se la mia vita è continuata ed ho potuto diventare donna, moglie, madre e nonna. Nello stesso periodo di quel brutto incidente c'è stato un amico, Paolo Z., che mi è stato vicino e mi ha fatto sentire una ragazza normale malgrado tutte le mie ustioni che deturpavano viso e mano sinistra. Non mi guardava in viso con compassione, non sfuggiva lo sguardo da quelle brutte ferite, ma mi sollecitava a non compatirmi, ad essere forte, perché io non ero quel viso, quelle ustioni, io ero io, ed ero una persona importante per chi mi voleva bene. Un grazie anche ai miei compagni di classe di allora che non mi hanno esclusa dalla loro vita e che mi hanno aiutata, quando decisi di ritirarmi da scuola e dare gli esami come privatista, a portare avanti il programma scolastico, venendo a studiare con me a casa.
Un grazie lo devo al mio Professore Renato Gelati che mi aiutò in molti modi alla stesura della mia tesi e che non mi trattò mai in modo diverso dai miei compagni di università maschi, come invece succedeva con altri docenti.
Un altro grazie importante lo devo al Dott. Staffa che quasi dieci anni fa mi ha operato alla colonna vertebrale, ridandomi una vita senza dolori.
Un particolare grazie lo devo a colei che più che un'amica ritengo una sorella, Anna G., che, subito dopo il mio trasloco a Faenza, si preoccupò di aiutarmi a conoscere la città, portandomi in macchina a percorrere le strade che avrei dovuto imparare a usare per andare da un punto all'altro di Faenza.
Anna si è poi rivelata una presenza preziosa, soprattutto quando mi bloccavo con i miei dolori alla schiena e lei, a qualsiasi ora del giorno e della notte, se fosse stato necessario, era pronta a correre a farmi iniezioni di cortisone per rimettermi in piedi. Non solo si è anche sostituita a me nel cambiare i pannoloni a mia madre, non autosufficiente, quando io a letto con oltre 40° di febbre non riuscivo a connettere.
Ci sarebbero ancora tanti grazie da dire: preferisco dirne uno solo comprendendo tutti coloro che in un modo o nell'altro fanno parte della mia vita e mi consentono di far parte della loro.
Ma il grazie più sentito lo dico alla mia vita passata che, grazie alle difficoltà alle quali mi ha messo di fronte, mi ha fatto diventare quella che sono, facendomi capire quali sono le priorità, quali le cose veramente importanti e quali le stupidaggini.
.........Dimenticavo! Grazie a tutti voi che continuate a leggermi.
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