« Udite, Madonne e Cavalieri de' turriti castelli della Val d'Amone, delle piane ubertose di Romagna, genti terriere et genti forastiere.
Accorrete alla tenzone ch'ogn'anno si corre nella quarta domenica di giugno. Dalla Porta del Ponte et Montanara, dalla Porta Imolese et Ravegnana e da Durbecco, dame e cavalieri, armigieri e balestri muoveranno, alte portando le insegne dei Rioni, per disputar sul campo della giostra l'ambìto Palio, ch'a vincitor compete. E voi, Madonne, festeggiate i cavalieri ch'a all'incontro giostreran da prodi non meno di colui che lauro conquisterà nella contesa. Alti volteggieran nel vento, d'abilissimi alfieri, gli stendardi et scalpitar di destrieri e balenar d'acciari, rinverdiranno i fasti della città manfreda. »
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(Il Banditore chiama i Rioni "a singolar tenzone")
Odo in lontananza il rullo dei tamburi che dalla sede del Rione Giallo, dove abito, si stanno avvicinando alla Piazza. Fa molto caldo e penso con simpatia a tutti i figuranti dei vari Rioni che indossando costumi medioevali in velluto e armature di metallo dovranno sfilare fino allo stadio dove si terrà il Palio.
In Italia molte città di origine medioevale hanno il loro Palio, forse il più conosciuto è quello di Siena, ma garantisco che il Palio di Faenza non ha nulla da invidiare alle altre manifestazioni simili.
Le origini di questa giostra medioevale si perdono nel lontano 1410:
....« Hebbe per antichissima consuetudine questo nobile pubblico di proporre ogni anno un premio per invitar la gioventù ad esser assai presta nelli attrezzi cavagliereschi [...]. Al qual effetto si faceva piantar sulla piazza il saracino ovvero ANIBALLO et correre longa un carrera di cavalli. »
anche se poi perse di interesse per poi finire del tutto, fino all'era moderna quando nel 1959 fu recuperata. Al Palio partecipano i quattro rioni storici Rosso,(Porta Imolese), Giallo (Porta Ponte) Verde (Porta Montanara) Nero (porta Ravegnana) in cui era divisa anticamente la città entro le mura e il Rione Durbecco (già Bianco) che raccoglie tutti i faentini che vivono al di là del fiume Lamone. Durante il mese di giugno ogni rione organizza varie manifestazioni, spettacoli e banchetti, nella sua sede. Gli sbandieratori, i tamburini e le Chiarine si impegnano tutto l'anno nelle estenuanti prove per vincere le gare delle bandiere perché è un vanto per il rione che vince avere i migliori sbandieratori o i migliori tamburini o chiarine. Spesso questi artisti delle bandiere partecipano a gare internazionali e ultimamente hanno portato a Faenza premi prestigiosi. Fra poco partirà il corteo che percorrerà tutto il corso Mazzini per raggiungere lo Stadio dove i cavalieri dovranno sfidarsi a coppie nel colpire il piccolo bersaglio largo solo 8 centimetri che è posto alla fine del braccio aperto del Niballo, caratteristico pupazzo che rappresenta il Saraceno. Ogni cavaliere dovrà giostrare con gli altri quattro e chi vince si porterà nelle sue file lo scudo del perdente, Chi vincerà più scudi vincerà il Palio. Mi piacerebbe molto che questa manifestazione potesse varcare i ristretti confini della città e che venisse conosciuta e apprezzata anche da chi non vive qui perché fare un tuffo nel passato è sempre e comunque interessante e anche divertente. Che vinca il migliore.
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