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Miw - la gatta

mercoledì 26 ottobre 2016

Condividere.: l'estate di San Martino

LA LEGGENDA “DELL’ESTATE” DI SAN MARTINO.
Il santo San Martino è  celebrato come il protettore dei pellegrini, dei viandanti di un tempo, ed in alcuni casi la giornata in cui si festeggia il santo, diventa un giorno di festa per i camionisti, i viandanti di oggi. Per capire quest`antica festa che si celebra l`11 novembre bisogna ricordare la vita del santo e la famosa leggenda che si lega al suo nome. La leggenda così dice : “Un giorno d`autunno, l’11 novembre probabilmente, mentre usciva a cavallo da una delle porte della città francese di Amiens, dove viveva, vide un povero, mezzo nudo e tremante per il freddo. Martino si impietosì e sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero. Immediatamente il sole si mise a scaldare come in estate. Per questo motivo, si chiama l`estate di San Martino quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso accade che la temperatura si faccia più mite”. In effetti la tradizione vuole che, più per una logica legata a ragioni meteo climatiche, che per credenze popolari, il giorno di San Martino è quasi ogni anno una bella giornata di sole negli ultimi secoli sfruttata dalle famiglie contadine,  per traslocare le aziende a termine della stagione agricola, secondo le regole della mezzadria. Questa usanza si è consolidata, a tal punto che nel lessico dialettale di provincia, il trasloco viene detto “san martino”.

Condividere: dividere con altri ciò che abbiamo.


San Martino rappresenta l'esempio più conosciuto della condivisione.
Ogni credo religioso ha fra le sue regole il dividere con chi ha meno di te ciò di cui tu hai abbondanza. 
C'è poi la condivisione della gioia e del dolore anche se è più frequente vedere l'invidia per la gioia di chi ti sta vicino che gioisce per qualcosa e l'indifferenza e il fastidio per il dolore di chi soffre che sia vicino a te o no.
Oggi la parola condivisione ha perso un po' di quel significato, si è passati alla condivisione di un appartamento per dividere le spese, o alla condivisione della spesa fatta a km zero dal contadino, anche se questo verbo oggi, soprattutto, è diventato molto attuale nel web con la condivisione di notizie vere e non, di bufale per intenderci.
E già, basta avere un dito da usare per premere un semplice tasto del computer e si fa sapere al mondo intero ciò che pensi di questo o quell'argomento, o due dita per scrivere e condividere con gli altri i tuoi punti di vista in risposta a qualche post dove magari, sempre con quelle due dita, sfoghi tutte le tue frustrazioni con insulti o parolacce.
E' triste, è veramente triste vedere questa disumanizzazione imperante. Anche io in questo momento sto condividendo qualcosa con tutti coloro che hanno la pazienza di leggermi, condivido il mio disgusto nel vedere come è caduta in basso l'umanità.

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