a me gli occhi

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Miw - la gatta

venerdì 17 marzo 2017

17 marzo 1861- 17 marzo 1961




Oggi 17 marzo 2017 si festeggia il 156° anniversario dell'Unità d'Italia. 
Ricordo con tenerezza un giorno di marzo del 1961 quando in terza media con la mia classe siamo andate in gita a Torino per il centenario dell'Unità d'Italia. Che emozione prendere il pullman senza genitori e fare quello che per noi era un lungo viaggio da Milano a Torino, scoprire per la prima volta quella città. Per celebrare questo ragguardevole compleanno a Torino era stato costruito un intero nuovo quartiere nella parte sud della città chiamato ITALIA 61 dove erano state organizzate la Mostra Storica dell'Unità d'Italia,  la Mostra delle Regioni Italiane e l'Esposizione Internazionale del Lavoro.
 Le attrazioni principali furono la Monorotaia Alweg, il Cinerama (un sistema di proiezione cinematografica a 360° della Walt Disney), la funivia che passava sopra il Po collegando il Parco del Valentino con il Parco Europa ed edifici costruiti per l'occasione come il Palazzo del Lavoro e il Palazzo a Vela.
Naturalmente a scuola avevamo studiato il Risorgimento e ci sentivamo molto curiose nel visitare i Palazzi che avevano visto nelle loro bellissime sale camminare personaggi importanti come il Re e Camillo Benso conte di Cavour.
Certo l'Italia era "fisicamente" unita, non esistevano più ducati o regni o principati, tutto era stato riunito sotto lo scettro del Regno dei Savoia, ma se ci penso ora, con l'esperienza dei miei anni,  in quegli anni, come del resto anche ora, non c'era e non c'è l'unità degli Italiani.
Ricordo che in quegli anni i meridionali che emigravano al nord in cerca di un lavoro e di una speranza di vita migliore, erano trattati peggio che cani rognosi, tanto da poter leggere cartelli sulle porte dei bar che dicevano "vietato l'ingresso ai cani e ai terroni". 
Oggi forse i meridionali sono presi un po' meno di mira perché gli italiani se la prendono con un altro genere di immigrati, quelli che ci porta il mare e che arrivano dalla Siria, dall' Afganistan, dal Pakistan, dall'Africa del nord o sub Sahariana.
Ancora oggi più che Italiani gli abitanti di questo Paese, si sentono Piemontesi, Padani, Napoletani (neppure Campani), Siciliani, Alto Atesini, c'è ancora molto, troppo campanilismo, non sappiamo essere orgogliosi di tutta la nostra bella Italia che si parli delle Alpi o si parli della Sicilia: ci si ferma ad essere orgogliosi della propria città, al massimo della propria regione, ma non si va più in là.....e mi spiace doverlo dire, ma gli Italiani sono fieri della loro bandiera e cantano con orgoglio il loro inno solo quando si vince una coppa del mondo in campo calcistico o un campionato mondiale di corsa di moto o di auto.
Ecco il giorno in cui gli italiani saranno veramente uniti, allora sì si sarà compiuta davvero l'Unità d'Italia.






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