Correva l'anno.......beh, detta così sembra l'inizio di una favola e invece oggi vi voglio raccontare quello che per noi studenti di geologia era un percorso obbligatorio: la campagna geologica che si doveva fare dopo il secondo anno di frequenza. All'epoca, primissimi anni '70 - ovvio che parlo del secolo scorso - frequentavo il secondo anno di Geologia all'Università Statale di Milano e mi ero appassionata al corso di sedimentologia del quale, con l'aiuto del prof. (raccogliendo tutti i suoi appunti) avevo fatto anche le dispense scrivendo personalmente a macchina tutte le 178 pagine di rotaprint con relativi diagrammi e disegni esplicativi. Avendo deciso di fare la mia tesi col Professore di Sedimentologia (del quale non dirò il nome per carità cristiana) gli chiesi di poter fare la campagna geologica con lui. Credevo di essere bene accolta (anche perchè ero l'unica studentessa di sesso femminile del mio corso) e invece in professore cominciò a dire...."ma signorina Boin guardi che la campagna geologica verrà fatta in montagna al rifugio Calvi in Alta Val Brembana e sarà molto pesante perchè ci sarà da arrampicarsi e camminare molto....." e io...." non si preoccupi professore, anche se sono piccola e magra sono resistente"....e lui..." ma guardi che dovrà portarsi da sola lo zaino con tutti i campioni..." e io....." non si preoccupi, sono robusta".....insomma alla fine non sapendo più che scuse trovare per non annoverarmi nel suo gruppo saltò su a dire: " ma al Rifugio Calvi non ci sono camere singole dovrà dormire nello stesso stanzone dei suoi compagni maschi!". Lo guardai seria seria e gli chiesi: "quanti?" e il prof: " saremo otto uomini.." e io: " beh, prima che vi mettiate d'accordo su chi mi salterà addosso per primo, sarà passata la settimana di campagna geologica! Allora, quando si parte?".
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