....ti scrivo questa lettera per scusarmi con te. Sono nata sulla tua terra, sono cresciuta giocando sui tuoi prati, ho goduto dei tuoi mari e delle tue montagne. Ho studiato la tua storia e la tua formazione geologica, ho visto le ferite che ti hanno inferto, gli scempi a cui sei stato sottoposto, la mancanza di educazione nei tuoi confronti da parte di chi vive su di te e di te. Ho goduto del tuo clima, dei freddi inverni nevosi e delle calde estati azzurre, delle primavere e degli autunni colorati, ho nutrito il mio spirito con tutte le tue bellezze naturali e delle opere d'arte lasciate in eredità dai nostri antenati. Ho cercato di trasmettere l'amore e il rispetto che ho per te ai miei figli, ma non è stato abbastanza. Troppi miei simili ti hanno depredato, ferito, distrutto, non hanno rispettato le leggi della natura, sventrando montagne e disboscando senza criterio boschi e colline, impoverendo le loro difese naturali. Hanno canalizzato torrenti e fiumi, rendendoli armi micidiali in caso di piogge eccezionali. Hanno riempito i letti dei fiumi di spazzatura e i mari di plastica, uccidendo la vita nei mari e nei fiumi, hanno avvelenato la tua terra e il tuo cielo. Ma non sono solo i miei compatrioti a fare tutto questo. In tutto il mondo l'uomo sta uccidendo lentamente la Terra, contribuendo anche a esacerbare i cambiamenti climatici che esistono già in natura da che il nostro pianeta si è formato 4500 milioni di anni fa.
Se l'uomo non imparerà a rispettarti, a difenderti, a far guarire le tue ferite, se non imparerà ad amarti e non a sfruttarti, presto non avremo più una terra da poter chiamare patria, presto non avremo più un pianeta su cui vivere.
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