a me gli occhi

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Miw - la gatta

giovedì 3 settembre 2015

Ninna nanna di morte: Bang...bang.....Bum.....Bum

Non sono le braccia della tua mamma che ti stanno cullando, non sono le braccia del tuo papà. Sono le onde del mare che ti hanno avvolto e la ninna nanna te la hanno sussurrata mentre i tuoi occhi si chiudevano stanchi.
Non sono i giochi che ti hanno portato su quella spiaggia, non secchiello e paletta che ti hanno invitato a giocare con la sabbia, ma la cattiveria di uomini che hanno venduto, per puro profitto, le armi che ti hanno costretto a fuggire dalla tua casa. Dormi ora piccolo, che il tuo sonno  sia lieve come ali di farfalla. Dormi ora piccolo che a tenerti compagnia ci saranno aliti di vento dolci come carezze, le carezze che vorremmo farti e non ti possiamo fare.         Disegno di https://www.facebook.com/pages/_Altrove_/509258515757160?fref=photo

Da Wikipedia:
La seguente lista di produttori d'armi moderni presenta le compagnie produttrici maggiori di armi e munizioni. Le aziende sono scritte con il loro nome principale, seguita dalla forma accorciata, o acronimo comune, tra parentesi. Infine vi è lo stato in cui è basata l'azienda.
CompanyCountry
Accuracy InternationalUK
A.D.C. Armi Dallera CustomItalia
Amadini Sandro & C.Italia
Air Weapons Complex (AWC)Pakistan
Alexander ArmsUSA
AntonovUcraina
Anics GroupRussia
AnschützGermania
Alliant TechsystemsUSA
ArmaLiteUSA
Armi JagerItalia
Armi MagapItalia
Armament TechnologyCanada
Armi SalvinelliItalia
Armi SportItalia
ArmscorFilippine
Arsenal CorporationBulgaria
Astra ArmsSvizzera
Kiev ArsenalUcraina
ASELSANTurchia
Atlas ElektronikGermania
Auto-Ordanance CorporationUSA
AvibrasBrasile
BAE SystemsUK
BAE Systems ABSvezia
BaikalRussia
Barrett Firearms ManufacturingUSA
Battaglia Mauro ArmiItalia
BenelliItalia
BerettaItalia
BernardelliItalia
BettinsoliItalia
Birmingham Small Arms CompanyUK
BlaserGermania
Boeing Defense, Space & SecurityUSA
BredaItalia
Brixia Shotguns srlItalia
Browning Arms CompanyBelgio
Bushmaster Firearms InternationalUSA
BullIsraele
Caspian Arms LtdUSA
Caesar GueriniItalia
Carl GustafSvezia
Chaiseri Metal & RubberThailandia
Charles DalyUSA
Charter ArmsUSA
Cicognani VarideItalia
Colt Canada (formerly Diemaco)Canada
Colt's Manufacturing Company (CMC)USA
Cosmi Amerigo & FiglioItalia
Česká Zbrojovka StrakoniceRepubblica Ceca
Česká Zbrojovka Uherský BrodRepubblica Ceca
CrosmanUSA
Daisy ManufacturingUSA
Defense Industries OrganizationIran
DenelSudafrica
Denel DynamicsSudafrica
DetonicsUSA
Dianawerk(formalmente Diana)Germania
Diehl BGT DefenceGermania
DominoItalia
DumoulinBelgio
EADSEuropa
EASGrecia
EffebiItalia
Elbit SystemsIsraele
EmbraerBrasile
Euroarms ItaliaItalia
FABARMItalia
Fabbrica Armi Isidoro Rizzini (formalmente F.A.I.R.)Italia
Fabbrica Armi ValSusa(formalmente FAVS)Italia
Fabrique Nationale (FN)Belgio
FalcoItalia
FamarsItalia
Fanzoj JagdwaffenAustria
Farè FlavioItalia
Fas DominoItalia
Fausti StefanoItalia
Federal Cartridge CompanyUSA
Fegyver- és Gépgyár (FEG)Ungheria
FeinwerkbauGermania
FinmeccanicaItalia
Floro International CorporationFilippine
FranchiItalia
Fratelli GambaItalia
Fratelli Pietta & C.Italia
Freedom ArmsUSA
Gamba RenatoItalia
General DynamicsUSA
Nexter (formerly GIAT Industries)Francia
GamoSpagna
GlockAustria
Grand PowerSlovacchia
Grünig ElmigerGermania
HambrushAustria
HämmerliGermania
HatsanTurchia
H.F.M. Helvetica Firearms ManufacturingSvizzera
Heavy Industries TaxilaPakistan
Heckler & Koch (H&K)Germania
Henry Repeating ArmsUSA
HelibrasBrasile
Heym WaffenfabrikGermania
Hi-Point FirearmsUSA
Hindustan Aeronautics LimitedIndia
Holland & HollandUK
HowaGiappone
Howaldtswerke-Deutsche Werft (HDW)Germania
HS ProduktCroazia
Hyundai RotemSud Corea
Fabbrica Italiana Armi Brescia(formalmente I.A.B.)Italia
Iran Aviation Industries OrganizationIran
Iran Electronics IndustriesIran
IMBELBrasile
INDEPPortogallo
IndumilColombia
Infinity Strayer Voigt Inc.USA
InsysUK
InvestarmItalia
Israele Military Industries (IMI)Israele
Israele Weapon Industries (IWI)Israele
Israele Aerospace Industries (IAI)Israele
Ithaca GunsUSA
Izhevsk Mechanical Works (IZHMASH (ИЖМАШ))Russia
James Purdey and Sons Ltd.UK
JP Enterprises IncUSA
Kahr ArmsUSA
Kelbly Inc.USA
Kel-Tec CNC Industries IncUSA
Kharkiv Morozov Machine Building Design BureauUcraina
Kimber ManufacturingUSA
Knight's Armament Company (KAC)USA
Kongsberg Defence & AerospaceNorvegia
Korriphila IntertexGermania
KorthGermania
Krauss-Maffei Wegmann (KMW)Germania
KrieghoffGermania
KrikoGermania
Land Warfare Resources Corporation (LWRC)USA
L.A.R. ManufacturingUSA
Lebeau-CourallyBelgio
Les BaerUSA
LFKGermania
Lockheed MartinUSA
LlamaSpagna
Lu-MarItalia
LürssenGermania
MAGItalia
Magnum Research Inc. (MRI)Israele
ManurhinFrancia
Mechanical and Chemical Industry Corporation (MKEK)Turchia
Manroy Engineering Ltd.UK
MannlicherGermania
MapizItalia
MarocchiItalia
Masterpiece ArmsUSA
MauserGermania
Marlin FirearmsUSA
Matra BAE Dynamics Alenia (MBDA)Germania
McBros RiflesUSA
MerkelGermania
Metal StormAustralia
Malyshev FactoryUcraina
Miroku CorporationGiappone
Morini ArmiSvizzera
MossbergUSA
M.R. New System ArmsItalia
NoricaSpagna
NorincoCina
North American FirearmsUSA
Northrop CorporationUSA
Oerlikon ContravesSvizzera
Olympic ArmsUSA
OMI Ordtech Military IndustriesGrecia
Pakistan Aeronautical Complex (PAC)Pakistan
Pakistan Ordnance Factories (POF)Pakistan
Para-Ordnance Manufacturing IncCanada
PardiniItalia
PatriaFinlandia
PedersoliItalia
PerazziItalia
Perugini & VisiniItalia
Peters StahlGermania
Fratelli PiettaItalia
PiottiItalia
Poli Armi FratelliItalia
Productos MendozaMessico
PT PindadIndonesia
Rafael Advanced Defense Systems (Rafael)Israele
Remington Arms (Remington)USA
Rheinmetall AG (Rheinmetall)Germania
RizziniItalia
RND ManufacturingUSA
Rock River ArmsUSA
RöhmGermania
RomtehnicaRomania
RosvoorouzhenieRussia
Royal OrdnanceUK
RPC Fort (Fort)Ucraina
RugerUSA
SaabSvezia
SabattiItalia
SAKOFinlandia
Samsung TechwinSud Corea
SauerGermania
Savage ArmsUSA
Serbu FirearmsUSA
Sharps Rifle Manufacturing CompanyUSA
S.I.A.C.E.Italia
Sig SauerGermania
SilmaItalia
Smith & Wesson (S&W)USA
Springfield Armory (former U.S. Army arsenal)USA
Springfield Armory (modern company)USA
Sphinx Systems Ltd.Svizzera
Sterling Armaments CompanyUK
Steyr Mannlicher (Steyr)Austria
ST EngineeringSingapore
STI InternationalUSA
Stoeger IndustriesUSA
Strayer Voigt IncUSA
Sturm, Ruger, & Co. (Ruger)USA
Suhler JagdGermania
Swiss Arms
(US subsidiary known as SIG Sauer)
Svizzera
TanfoglioItalia
Thai Aviation IndustryThailandia
THOR Global Defense GroupUSA
TikkaFinlandia
TOZRussia
TruveloNuova Zelanda
ThompsonUSA
Turkish Aerospace Industries (TAI)Turchia
Taser InternationalUSA
Forjas Taurus (Taurus)Brasile
TEREMBulgaria
Textron Systems (Textron)USA
Thompson Center Arms (Thompson Center)USA
Thales Group (Thales)Francia
ThyssenKruppGermania
Aldo UbertiItalia
UmarexGermania
U.S. Fire Arms Manufacturing Company (U.S. Fire Arms Mfg. Co.; USFA)USA
U.S. Repeating Arms Company (USRAC)Belgio
Uralvagonzavod (UVZ)Russia
ValmetFinlandia
ValtroItalia
Verney-CarronFrancia
VoereGermania
Winchester Repeating Arms CompanyUSA
WaltherGermania
Webley & ScottUK
W. W. GreenerUK
W.R. SaleriItalia
WeihrauchGermania
WeatherbyUSA
Yldiz Silah Sanayi (formalmente YldizTurchia
Yuzhnoye Design BureauUcraina
Zastava ArmsSerbia
Zoli AntonioItalia

giovedì 20 agosto 2015

Ignoranza di una ragazza cittadina

Ricordo quella mattina come fosse ieri. Ero scesa in Calabria per la prima volta in vita mia. Mi accompagnava un caro amico che aveva il compito di farmi da chaperon e autista visto che andavo a trovare nella tana del lupo quelli che sarebbero diventati i miei suoceri. Ci eravamo stabiliti in un campeggio di Briatico sulla Costa Viola e quella mattina, appunto, eravamo andati a farci un giro a Vibo Valentia per fare un po' di spesa.
Volendo comprare della frutta ci siamo diretti verso un negozio di fruttivendolo che al suo esterno esponeva cassette multicolori di melanzane, peperoni, pomodori, frutta e una cosa strana, verde, secca....."cespugliosa".......Più la guardavo e meno capivo. Nel frattempo si avvicina la proprietaria del negozio per chiedermi cosa desiderassi acquistare e io, sempre più incuriosita, le chiesi additando quella "roba" verde secca......" Ma che cosa è?" e lei guardandomi come fossi un'aliena..." Ma è rrigano signurì!".  Certo per lei era normale vederlo come natura l'aveva creato ma io nata e cresciuta al nord e abitando a Milano l'origano l'avevo visto sempre e solo nei vasetti di vetro!.

sabato 4 luglio 2015

GLI SBANDIERATORI DI FAENZA

Quando tanti anni fa sono venuta ad abitare a Faenza, sapevo che avrei vissuto in una città di origini antichissime che risalgono agli antichi Romani se non addirittura agli Etruschi. Sapevo anche che era una città nota in tutto il mondo per le sue meravigliose ceramiche e per il suo Museo Internazionale della Ceramica (MIC) ma non sapevo che avrei fatto, una volta l'anno, un tuffo nel Medioevo grazie al suo Palio del Niballo con il corteo storico e le gare di musici e sbandieratori.
Qui nei rioni, Bianco, Nero, Giallo, Verde e Rosso è profonda la tradizione del saper sbandierare e fin dalla più tenera età i ragazzi dei vari Rioni, fanno scuola con le bandiere, le fanno sventolare e letteralmente volare nel cielo riafferrandole al volo nella loro discesa.
Si studiano ogni anno nuove coreografie, si cerca di mettere qualche difficoltà in più nelle figure per poter superare in bravura gli altri rioni. Faenza è tra le città Italiane che ha conquistato più premi nelle gare sia nazionali che internazionali arrivando perfino al titolo di Campioni del Mondo nelle gare di singolo e coppia.
                                                                                    A giugno quando si svolgono le gare nella Piazza del Popolo, i colori dominanti dei Rioni, rallegrano a festa tutta la città e le bandiere con i loro bellissimi disegni volano leggere nell'aria facendo rimanere col fiato sospeso chi osserva e chi magari spera (essendo di rione diverso) che la bandiera cada a piombo per terra.
Oggi i giovanissimi sbandieratori del Rione Giallo (under 15) hanno vinto l'ennesimo premio ad Ascoli Piceno in una gara nazionale. Ecco questi sono i ragazzi che piacciono a me, ragazzi che magari rinunciano ad andare a divertirsi per allenarsi duramente per far fare bella figura alla loro città. Bravi! E perdonatemi se sono di parte, ma vivo nel Rione Giallo.


giovedì 4 giugno 2015

Un viaggio tra carta, incisione, inchiostro e stampa

Studio Battaglia di Enrico Versari






Non è molto facile fare regali di compleanno originali, regali che siano al di là delle solite cose. Ieri e oggi mi è stato regalato un sogno.

 Ho sempre amato i libri e tutto ciò che li circonda e ho sempre amato il disegno e la riproduzione di esso con le varie tecniche. Ma mai che potessi anche solo immaginare di riuscire a fare un'acquaforte, e poi a stamparla e rilegarla in un mini libriccino il tutto in due giorni. Ma andiamo con ordine.



Qualche giorno fa mio figlio mi telefona e mi dice ....".e se per il tuo compleanno ti regalassi un workshop di Kerning?" ...."Cosa? dove? quando?.......sono andata di corsa a informarmi e la risposta è stata senza esitazione un SI GRAZIE!!!!!!



Ieri mattina alle 9,30 mi sono presentata allo Studio Battaglia dove avrei imparato come si fa un'acquaforte. Eravamo in sei, tutti gli altri affermati e bravissimi designer, io, la pecora nera.



Primo passo pensare ad un disegno, a due frasi e a un titolo che sarebbero stati stampati successivamente presso La Vecchia Stamperia, Non avevo avuto molto tempo per pensare nei giorni precedenti per cui mi sono detta......fai un disegno semplice lineare che non comporti troppe difficoltà e così ho pensato a tutti i gufi fermaporta che avevo cucito questo inverno e ho fatto lo schizzo di un gufetto.

 Chiacchierando con gli artisti dello Studio abbiamo deciso che il gufo richiama la saggezza e io ho pensato al tempo che passa .....un pensiero tira l'altro e mi è venuta la prima, la seconda frase e il titolo.


 Ci hanno spiegato tutta la tecnica e la storia che precede questo tipo di stampa e poi ci hanno dato una lastrina di rame che è stato opportunamente cerato e affumicato con un semplice fornelletto a petrolio.

Abbiamo riportato il disegno su un foglio da carta da lucido e poi l'abbiamo ricalcato sulla lastrina di rame facendo bene attenzione a non fare errori. Una volta finito con uno strumento appuntito, seguendo le tracce lasciate dal ricalco abbiamo graffiato la superficie annerita fino a far emergere il rame.


La lastrina è stata poi messa a bagno in un acido speciale che avrebbe approfondito la traccia e creato quel solco dove l'inchiostro avrebbe trovato il suo posto prima della stampa.


Fatto ciò, abbiamo provveduto a pulire il nero fumo rimasto e abbiamo steso un inchiostro in pasta facendolo entrare bene nei solchi del disegno, poi abbiamo riportato a lucido la lastra di rame e l'abbiamo posizionata su una pressa ricoprendola con la speciale carta di stoffa arrivata proprio da Fabriano.

 Ognuno di noi ha così stampato i suoi quattro disegni che abbiamo lasciato asciugare fino al giorno dopo.


                                                                                 
Secondo giorno. Ci siamo trasferiti alla Vecchia Stamperia una bottega storica dove si stampa con i vecchi metodi e su vecchi macchinari.

Si entra in un mondo fatto di odore di inchiostro, lettere di piombo di tantissimi tipi e fogge, di rulli, di macchine da stampa che forse qualcuno pensa non esistano più.

Qui stampare una pagina, una litografia un libro o una locandina è pura arte.
 Abbiamo visto come si costruisce una riga di stampa cercando negli appositi contenitori le lettere per comporre le parole, abbiamo imparato l'utilità e la necessità degli spazi fra le parole e fra le righe.

Ci siamo divertiti a comporre anche una pagina di tre righe e poi a stamparla.
 Abbiamo stampato le pagine del nostro libretto d'autore e abbiamo fatto con una pressa la piegatura della copertina.


Abbiamo piegato a fisarmonica il nostro "libro" e l'abbiamo unito alla copertina. E finalmente abbiamo visto completato questo piccolo "capolavoro" di acquaforte e stampa.

E' stata una bella avventura che mi ha fatto capire quanto valga un buon libro stampato bene, non solo nel suo contenuto da leggere ma anche nel suo insieme di grande capacità artigiana di un vero tipografo.

  GRAZIE DAMIANO !

                                               



                                                       




domenica 17 maggio 2015

The Show must go on.......21-8-1960





Spesso un pensiero tira l'altro e un titolo di canzone ti riporta a un ricordo di tanti, tanti anni fa. Così è accaduto a me stamattina, volevo postare su fb il mio buongiorno con una canzone "Domenica è sempre domenica" e il mio pensiero è corso a Mario Riva e a quella sera del 21 agosto del 1960.  Ero in vacanza a Verona dai miei zii e per la prima volta sarei andata all'Arena ad assistere ad uno spettacolo. Avrei assistito al Festival del Musichiere  presentato da Mario Riva il simpatico attore romano e conduttore dell'omonima  trasmissione televisiva di quegli anni che teneva incollati gli italiani davanti agli schermi della televisione in bianco e nero . Era una trasmissione basata sulla semplicità, due persone sedute su due poltrone a dondolo dovevano correre a suonare una campanella non appena avessero riconosciuto una canzone che veniva cantata da due artisti Nuccia Boncompagni e Johnny Dorelli, sostituito poi da Paolo Bacilieri. Per ben tre anni tutti i sabato sera eravamo lì incollati davanti allo schermo per vedere se saremmo stati più veloci dei concorrenti ad indovinare le canzoni.
Avevamo preso posto sulle gradinate e aspettavamo con impazienza l'inizio dello spettacolo quando ci accorgemmo che qualcosa non andava nel modo previsto: là sul palco si muovevano persone che sembravano colte dal panico, perfino il Maestro Gorni Kramer aveva lasciato la sua postazione di direttore d'orchestra. Tra brusii e mormorii alla fine uscì sul palco Miranda Martino che annunciò che Mario Riva aveva avuto un incidente e che pertanto non avrebbe potuto salire sul palcoscenico.

.........A soli quaranta secondi dall'inizio della trasmissione accadde l'irreparabile. Riva, in smoking, era pronto ad entrare in scena. Si trovava su un alto praticabile di legno posto sul lato sinistro del palcoscenico e dal quale, scendendo lungo un piano inclinato, avrebbe raggiunto il microfono reggendo un'accesa fiamma olimpica, visto che l'evento dell'anno, che sarebbe iniziato qualche giorno dopo, era l'Olimpiade di Roma. Il praticabile sul quale si trovava il presentatore era unito al restante blocco del palco orchestrale da una incastellatura ricoperta di tela. Si trattava di una costruzione scenica di uso corrente con tanto di appositi cartelli di pericolo ben esposti. Avvertimento che gli era stato ripetuto prima dell'incidente. Ma l'Arena gremita da venticinquemila spettatori, l'emozione della diretta, l'ansia e la gioia di un nuovo trionfo, giocarono un brutto scherzo al presentatore. Mario Riva mise un piede su quella striscia di tela. ......... da Il Tempo.it del 23/8/2013


 Mario Riva fu ricoverato subito ma dopo una settimana morì, era il 1 settembre.
Quella sera lo spettacolo, che era ripreso anche dalle telecamere della RAI, andò lo stesso in programma......The Show must go on.....si dice tra gli addetti ai lavori, ma posso garantire che si poteva percepire la preoccupazione di tutti i venticinquemila spettatori presenti come fosse una pesante nebbia che ovattava tutto, le canzoni, la musica, i cantanti, la notte stellata.
Sono passati 55 anni da allora, ma per me Domenica è sempre domenica è sinonimo di Mario Riva.

mercoledì 13 maggio 2015

C'era una volta.....

un paese, il paese degli scontenti. Tutti avevano sempre da protestare, tutti dovevano sempre criticare ciò che facevano gli altri. Se uno qualsiasi dei suoi abitanti proponeva una miglioria c'era sempre qualcuno che diceva no, non va bene così. Tutti erano politici migliori di quelli che governavano, tutti erano economisti migliori di chi gestiva il bene pubblico, tutti erano arbitri migliori di chi stava sul campo col fischietto. Se qualcuno si prendeva la briga di dare una mano a chi affogava, c'era sempre chi diceva che quando lui rischiava di affogare (nella vasca da bagno) nessuno gli aveva porto una mano. Non parliamo poi di seguire le leggi, quelle erano sempre gli altri che le dovevano seguire, che dovevano sottostare alle regole lui poteva farne a meno, lui era un'altra cosa. Il governante di turno era naturalmente il capro espiatorio di tutti i mali e in quel caso si sprecavano i "se fossi stato io a decidere avrei fatto meglio". Se succedeva qualcosa e il protagonista era uno che veniva da fuori ecco che si cominciava a criticare come era stata gestita la cosa o si sentenziava che tutti quelli che venivano da fuori erano ladri, delinquenti, ma se il protagonista era uno del paese allora la sentenza era....se fosse stato uno di fuori gli avrebbero fatto ponti d'oro invece che fargli la multa. Insomma in quel paese erano proprio tutti scontenti. Finché un giorno tutto ma proprio tutto cominciò ad andare a catafascio e il paese non più protetto diventò facile preda di chi della scontentezza degli altri fece la contentezza sua.

Stretta è la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia.