a me gli occhi

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Miw - la gatta

venerdì 11 maggio 2012

Alla scoperta dell'Europa del Nord




Era il luglio del 1994  figli, marito e sottoscritta con il loro bel camper nuovo nuovo si sono avventurati verso le terre dei Vichinghi. Abbiamo attraversato tutta la Germania e siamo arrivati al porto di  Travemünde dove una nave traghetto ci ha portati sulla sponda svedese a Trelleborg. Paesaggi e città inconsuete per noi italiani. Traffico ordinatissimo dove vaste piste ciclabili venivano percorse da centinaia di persone in bicicletta, tutte col casco e il giubbotto catarifrangente (proprio come da noi), tutte rispettosissime del codice stradale....insomma mi pareva di vivere in un film di fantascienza. Stoccolma ci ha accolto con la cerimonia del cambio della guardia reale e con le sue vie del centro esclusivamente pedonali. Ci siamo diretti a nord perché nelle nostre intenzioni c'era quella di arrivare al circolo polare artico. Bellissimi paesaggi di un verde brillante, fiordi, laghetti uno infilato dietro l'altro come tante perle di una collana. Le nuvole poi, mai visto tante nuvole e noi ci si divertiva a vedere in esse personaggi, cose. Le strade ....deserte, ogni tanto nascosta fra gli alberi, spuntava una


 piccola casa con il suo pennone piantato nel giardino sulla cui cima sventolava la bandiera. Viaggiavamo per ore ed ore senza incontrare una macchina e quando questo avveniva eravamo euforici: dunque c'era vita anche lì!! Che pace, che tranquillità, che verde.......che noia! Bello il paesaggio il primo giorno, carino il secondo, ma il terzo cominciavamo ad avere la nausea di tanta solitudine e devo dire che cominciavamo a capire l'alto numero di suicidi e di alcoolizzati che c'erano lì. Abbiamo visto il sole di mezzanotte, ci siamo fatti letteralmente mangiare vivi da zanzaroni grossi come elicotteri e abbiamo detto....basta, si torna indietro e si va in Danimarca! Ecco....LA VITA!!! Copenhagen, città bellissima, viva, allegra, anche con quella pioggerellina insistente, fine fine, che entrava nelle ossa. Ci siamo girati la città bevendo mangiando questa allegria come fossimo stati viandanti che si erano persi nel deserto. Poi al campeggio beh! finalmente ho potuto parlare, anzi, come dice mio marito, attaccare bottone con qualcuno che parlava la mia lingua: camperisti italiani provenienti dalla Sicilia.


Quel giorno era il mio compleanno e proprio quella sera si giocava una semi-finale di calcio Italia Nigeria. Mio marito era molto triste perchè noi non avevamo un televisore sul camper, ma quei camperisti siciliani sì! E allora come nelle mie migliori tradizioni parto lancia in resta a chiedere loro se mio marito poteva andare da loro a guardare la partita. E' ovvio che la risposta è stata sì. L'Italia ha vinto e allora ho aperto il frigo e ho preso il Magnum di Champagne che avevamo portato per brindare al mio compleanno e l'ho portato in mezzo alla bolgia italiana per brindare tutti insieme ai miei anni e alla vittoria dell'Italia. Non ci crederete mai, ma quei camperisti siciliani li abbiamo reincontrati qualche anno dopo in campeggio a Sibari ed erano nostri vicini di piazzola. Quando il destino decide che le nostre strade si debbano incrociare, puoi andare in capo al mondo ma le strade si incrociano lo stesso.

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