Luglio 1992 col nostro camper nuovo di zecca partiamo per la Grecia. Già l'anno prima ci eravamo stati affittando un camper locale: il migliore di tutta la Grecia addirittura con l'aria condizionata, ci era stato assicurato dall'agenzia. Mi ero informata e il camper era arredato di tutto punto con stoviglie, pentole e lenzuola. La nostra meraviglia quando l'abbiamo visto! Bello? Bellissimo? Allora cercherò di descriverlo: un furgoncino sul cui pianale era stata adattata una vecchia roulotte di legno (credo fosse del 15-18), porta posteriore che per riuscire a chiuderla bisognava essere in due, uno all'esterno a spingere e uno all'interno a tirare. Poi quello che era rimasto fuori (mio figlio allora sedicenne) si doveva
infilare attraverso il finestrino della cabina guida perchè lo sportello non si riusciva ad aprire. Le pentole (tre) erano una cosa immonda probabilmente non erano state mai lavate negli ultimi sei sette anni, le stoviglie sbrecciate e le posate in alluminio leggero che solo a guardarle si piegavano. Ma il meglio erano le lenzuola: corte che se ti coprivi le spalle ti scoprivi
i piedi e se tentavi di coprire i piedi non ti arrivavano neppure all'altezza del torace, ma la cosa più bella un buco enorme nel mezzo! Ve bene che c'era l'aria condizionata ma non c'era bisogno di "condizionare"
anche le lenzuola. Morale non abbiamo mai cucinato in quel camper e abbiamo dormito coprendoci con gli asciugamani da spiaggia, le felpe e quant'altro poteva servire alla bisogna. Ma devo dire in tutta sincerità che ci siamo divertiti moltissimo perché abbiamo preso tutta questa situazione con grande grandissima ironia. Bene! l'anno dopo ci siamo tornati con il "nostro" camper e abbiamo girato veramente tutta o quasi la Grecia.
Ad Atene ci siamo persi per le sue stradine seguendo gli odori delle cucine dei vari ristoranti e facendoci irretire da "buttadentro" molto fantasiosi. Non ci siamo mai pentiti, cene luculliane di cucina ellenica accompagnate da spettacoli di danza locale.
Abbiamo visitato l'Acropoli e davanti a tanta bellezza ci siamo sentiti così piccoli.
Siamo stati sulla pista olimpica dove Chiara (nella foto è quel puntino lontano sulla destra) si è misurata con un giro di corsa della pista olimpica sotto il sole cocente e a soli 11 anni....ma lei (se c'era bisogno di dimostrarlo l'ha fatto) era una dura e non ha ceduto fino all'ultimo passo.
Siamo stati davanti al palazzo reale dove le guardie con i loro costumi originali e il loro passo strano si davano il cambio, quasi fosse un balletto di passi di grande precisione.
Abbiamo cenato in un ristorantino sulla costa la sera del mio compleanno e ci siamo strafogati di pesce, di tzachichi, di tamarà, e da ultimo non sapendo che altro offrirci, il proprietario si è arrampicato su un albero e ci ha portato un cesto di ciliege dolci, succose....buonissime. Il conto, per i canoni locali di allora, è stato direi pesante....è così che da allora diciamo sempre che ci siamo comperati un ristorante in Grecia nel lontano 1992:
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